sabato 6 novembre 2010

IL GIOCO DEL CERINO DEVE FINIRE OGGI!!!



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CHE SUCCEDERA' OGGI A PERUGIA?

pub.da Giacomo Salerno
Domenica 7 novembre 2010

OGGI A PERUGIA

FINI AFFONDERA' BERLUSCONI
?

di Iaia Vantaggiato,
Il Manifesto

«Non si convocano 5mila persone per lasciare tutto come era prima», garantisce un finiano doc, di quelli duri. Una sola cosa, alla vigilia della convention/battesimo del partito di Gianfranco Fini pare certa: da Perugia non arriverà nessun segnale di pace. Forse non sarà ancora la rottura conclamata.
Anche se Italo Bocchino nega e smentisce, all’interno di Futuro e Libertà la distinzione tra i falchi e le colombe c’è ancora tutta e Fini non può permettersi di perdere pezzi per la strada. Una qualche diplomazia, o più precisamente una certa ipocrisia, dovrà ancora mettere in campo.
Ma la stragrande maggioranza dei suoi seguaci vuole bruciarsi i ponti alle spalle. Si aspetta un segnale inequivocabile, e il presidente della Camera sembra determinato a offrirglielo. Difficile però indovinare oggi in quali forme si tradurrà concretamente quella «linea di demarcazione netta» che i suoi si aspettano e promettono. C’è chi, come Granata e Briguglio, suggerisce il passaggio all’appoggio esterno, il ritiro della delegazione di Fli dal governo.

Sino a ieri mattina pareva l’ipotesi più quotata, oggi sembra decaduta. Il Pdl lo prenderebbe come strappo finale, e per Fini la minaccia di perdere l’appoggio dei più influenti fra i suoi seguaci, da Silvano Moffa al capogruppo al Senato Viespoli, diventerebbe più che realistica.

Ma anche la via suggerita dall’ala più dialogante è poco praticabile. Si tratterebbe di elencare una lista precisa di proposte, in particolare sul fronte della politica economica, e subordinare all’effettiva adozione di quelle misure la sopravvivenza del governo e la sorte dei rapporti fra Fli e Pdl.
In questo caso, però, per Berlusconi sarebbe un gioco garantire il suo convinto sostegno per poi rinviare all’infinito conquistando così tempo prezioso, sino a rendere se non impossibile molto improbabile la formazione di un governo tecnico.
La mossa di Tremonti che, annunciando lo stanziamento di un miliardo per l’università e la ricerca, ha accolto in anticipo quella che certamente sarebbe stata una delle principali condizioni dei futuristi è un segnale molto chiaro in questa direzione.
Oltretutto a uscire scontenta e delusa dalle assise, in questo caso, sarebbe la platea, composta quasi tutta da amministratori locali per cui restare in mezzo al guado è molto più pericoloso di quanto non sia per i parlamentari, e che quindi spingerà con tutte le proprie forze in direzione della scelta drastica.

Per l’ennesima volta nell’arco di pochi mesi, Fini si trova di fronte a una porta molto stretta ed è probabile che lui stesso non abbia ancora preso una decisione definitiva. Ieri ha assicurato di avere le idee già chiarissime, ma ha anche aggiunto che prima di esprimerle pubblicamente, rendendole così irrevocabili, vuole ascoltare con massima attenzione il dibattito per poi «farne una sintesi».
In realtà, l’ex leader di An sa perfettamente di dover non solo trovare la sintesi tra le posizioni dei suoi ma anche sottrarsi a quel gioco del cerino che potrebbe rivelarsi fatale per la sua immagine senza in compenso danneggiare significativamente quella del secondo giocatore, Silvio Berlusconi.

Sinora è riuscito a evitare la rottura senza per questo dare l’impressione di essere un leader debole, indeciso o, peggio, ipocrita.Ma è un esercizio che diventa di passaggio in passaggio più arduo, e uscire da un’assemblea tanto solenne quanto può esserlo la fondazione di un partito limitandosi a palleggiarsi con l’ex alleato la responsabilità di aprire formalmente una crisi che nella sostanza è già spalancata potrebbe rivelarsi fatale per il suo futuro politico.
La decisione forse più gravida di conseguenze della sua vita politica, l’ex segretario del Fronte della Gioventù e poi del Msi, ex presidente di An ed ex cofondatore del Pdl la prenderà da solo, tutt’alpiù ispirato dalle note di Goffredo Mameli ma anche di Ennio Morricone e Bruce Springsteen.
E condizionato dalla richiesta di chi lo ha sin qui seguito rischiando di pagare un prezzo alto: «Il gioco del cerino deve finire domenica».


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IL BACCANALE

TORNA IN VOGA IL BACCANALE,

PIEN DI DROGA E CHIAPPE AL VENTO,

TUTTI IGNUDI NELLE SALE

E L'IMPERATORE STA CONTENTO.


E' LO STRESS CHE LO RICHIEDE,

E' NA CURA PE' LA MENTE,

PE' L'IMPEGNI A CUI PRESIEDE,

E POI SVAGASSE GIUSTAMENTE.


ER SERVIZIO E' OTTIMALE:

CARNE FRESCA DE LIVELLO,

TANTO E' MORTA LA MORALE

ACCOMPAGNATA DAR CERVELLO.


PER LA SELEZION DE' LA PIETANZA,

CH' HA DA ESSE SUCCULENTA,

L'ASSAGGIATOR CI HA GRAN COSTANZA

E NE APPARECCHIA SINO A TRENTA .


E' NA MENSA ASSAI ESCLUSIVA:

E' 'N BANCHETTO PE' TRIBUNI,

E DE QUEL CHE AVANZA LUI SE PRIVA

INGRASSANDO PURE I CENTURIONI.


LORO DE QUESTO JE SON GRATI,

SEMPRE PRONTI CON LA BIGA:

SE NELLA NOTTE SON CHIAMATI

VANNO A RACCOJE QUARCHE FIGA !!!


SON PASSATI DU' MILLENNI,

E IL FUTURO E' NEL PASSATO:

CHE SE ER VERO DA' I SUOI CENNI

TRA UN PO' AVRAN CAPITOLATO !!!!

( BRUNO PANUCCIO 07/11/2010 )

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Sunday 7 november 2010

Caro Vendola, ti scrivo
perchè credo che tu stia sbagliando
ti scrivo questa lettera per dirti, con molta umiltà e sincera stima, che la tua posizione sulla manifestazione dell'11 dicembre è sbagliata perchè, in questo momento storico, in una fase di trapasso, la gente ha bisogno di vedere una sinistra unita, una sinistra politica e non sindacale.
Sostenere le legittime richieste del sindacato, ma anche lavorando per ricostruire l'unità dei sindacati, è importante, ma noi abbiamo delegato troppo al sindacato che ha supplito alla carenza di azione di una sinistra, ancora stordita dall'effetto annichilimento, ben oltre i suoi compiti.

E' giusto andare alla manifestazione del sindacato, ma sono convinto che sia più importante andare alla manifestazione dell'11 novembre.

Quando dici che voi non andrete alla manifestazione dell'11 dicembre cosa intendevi, hai già riunito gli organismi del partito e discusso con loro?
Parli, esprimendo una tua posizione personale?
Di certo non parli a mio nome, perchè non ho sentito che ci fosse un dibattito nel partito. Non è che stai pensando a un tuo partito privato, incentrato sulla tua personalità, perchè questa strada non porta a nulla.

C'è una manifestazione che il più grande partito dell'opposizione, parlamentare e non, ha lanciato, un partito con il quale pensi di fare un'alleanza chiedendogli, anzi imponendogli, di partecipare alle primarie per guidare l'alleanza e poi quando questo lancia una grande manifestazione che fai, ti tiri indietro?
Caro Vichi, se il problema è che non sei stato consultato allora rivolgi una protesta alla segreteria del PD e chiedi di partecipare all'organizzazione di questo evento, sempre posto che Bersani non abbia intenzione di consultarti in questi giorni.
Non è tempo di infantilismi, è arrivato il momento di dimostrare che esiste una sinistra che è unita che è alternativa a questa maggioranza, una sinistra che si candida a governare.

Andare soltanto alla manifestazione del sindacato, e basta, ha il sapore dell'operazione elettorale, un modo per dire ai partecipanti di quel corteo che "Sinistra e libertà" è l'alfiere dei loro interessi. Ma tra quegli operai e non che parteciperanno ci saranno gente del PD e RC e poi l'IDV.
In ogni caso l'alfiere delle lotte sindacali è e resta il sindacato.
Il rischio è che partecipare,forse, potrebbe portarci dei voti, ma sarebbe poi difficile ricucire con il PD.

Non basta essere dei grandi comunicatori per guidare il Paese, questo lo abbiamo avuto ma non ci ha portato lontano, occorrre un uomo che dia la dimostrazione di essere il necessario collante per tenere unite tutte le anime della sinistra, controbilanciando un centro che, sicuramente, avrà un suo peso nel prossimo governo.

Caro compagno, non commettiamo l'errore di pensare di essere i monopolisti di un'idea di sinistra, altrimenti perdiamo e la colpa di questa sconfitta ricadrà su chi non ha cercato l'unità.
C'è tempo, ma non bisogna perderne altro, per ricomporre i pezzi di un puzzle che ci farà vincere, ma ti prego non pensare che il tuo nome sia una garanzia sufficiente a garantire la presenza della sinistra (quale?) capace di essere vincente.


http://pensieriliberidiviaggiare.over-blog.it/article-caro-vendola-ti-scrivo-perche-credo-che-tu-stia-sbagliando-60453477.html

1 commento:

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